L’importanza di chiamarsi “Hermès”

Hermès e Apple perdono la causa sul proprio marchio in Cina: due case history che evidenziano la necessità di tutelare preventivamente il marchio in Cina

Il tribunale di Pechino si è recentemente pronunciato a favore di Xintong Tiandi Technology, azienda cinese che commercializza prodotti in pelle, nella disputa con Apple per l’utilizzo del marchio IPHONE. Risulta infatti che l’azienda cinese avesse provveduto a registrare regolarmente il marchio nel 2007, ben 6 anni prima che avvenisse l’approvazione della richiesta di registrazione di Apple depositata nel 2002.

Tuttavia questo non è un episodio sporadico. Appena tre mesi fa, Hermès aveva riportato una simile sconfitta dall’appello presso la Commissione cinese per i marchi, non riuscendo a ottenere la cancellazione del marchio cinese “Ai Ma Shi” (爱玛仕), registrato dall’azienda cantonese di abbigliamento maschile Dafeng Garment Factory. Il brand francese lamentava che fosse troppo simile al nome cinese di Hermès (爱马仕, pronunciato Ai Ma Shi) - che, a differenza di quello alfabetico, non è mai stato registrato in Cina.

Queste decisioni stabiliscono la fine del diritto di utilizzo esclusivo dei rispettivi marchi nella Cina continentale. E per brand di lusso, l’esclusività ha valore.

Episodi come quello di Apple o Hermès evidenziano l’importanza di tutelarsi preventivamente in tema di proprietà intellettuale in Cina.

Nel primo caso, la registrazione tardiva del marchio da parte di Apple si è scontrata con la regolare registrazione dello stesso IPHONE da parte di Xintong Tiandi Technology. Inoltre, al momento della registrazione da parte di Xintong Tiandi Technology, Apple non era riuscita a dimostrare che il marchio iPhone fosse ampiamente riconosciuto in Cina – una pratica che si è dimostrata difficile nel paese anche per Louis Vuitton.

Nel secondo caso, invece, emerge la necessità di gestire anche i marchi in cinese. Infatti, se per fini di marketing e comunicazione l’uso di un nome cinese è fondamentale, allora sarà indispensabile procedere alla registrazione del marchio cinese oltre che dell’equivalente in caratteri latini.

La Camera di Commercio Italo Cinese da sempre sensibilizza per una strategia di chiara tutela della proprietà intellettuale coloro che intendono operare o già svolgono attività commerciali o di investimento con la Cina. A tale scopo, la Camera fornisce supporto assistendo le aziende per limitare i rischi di violazione del proprio marchio e offrendo strumenti concreti alle aziende italiane, quali ad esempio il servizio di registrazione dei marchi in Cina.

Dati anche i recenti accadimenti, consigliamo di verificare se il proprio marchio è adeguatamente tutelato in Cina.
La Camera rimane a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.


Photo credit: BBC